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Monastero di Borgo San Pietro

Monastero Santa Filippa Maneri (Santuario a Borgo San Pietro)

Il monastero di Borgo San Pietro (Rieti, al confine tra il Lazio e l'Abruzzo.), santuario dedicato a Santa Filippa Maneri

Sotto la sua guida, il monastero fondato da Santa Filippa Maneri, diventò scuola di santità e la Fondatrice maestra di vita spirituale.
    L' occupazione principale della comunità era il culto e la lode a Dio, la vita liturgica, la letteratura e la Bibbia.
    Accanto all' attività spirituale il lavoro era tenuto in grande considerazione unitamente al servizio dei poveri e dell'apostolato. Nel monastero venivano praticate medicine da distirbuire gratuitamente ai malati.
    Santa Filippa morì il 16 Febbraio 1236. La sua tomba divenne presto meta dei pellegrinaggi. Nel 1706 venne fatta la ricognizione delle sue spoglie mortali e venne ritrovato il suo cuore incorrotto, conservato oggi in una reliquia d'argento.
    San Filippa Maneri è la prima sanate del Secondo Ordine Francescano, quello delle Clarisse. Il titolo di Santa compare per la prima volta in una bolla di Innocenzo IV emanato nel 1247, quando erano tradcorsi appena 10 anni dal suo transito.

La cappella di Santa Filippa
La cappella dove si conservano le spoglie è il cuore del Santuario. Un tempo faceva parte dell' antico monastero medievale, ma quando cinquant'anni fa il paese venne sommerso dalle acque per formare il lago artificiale del Salto, tutto andò perduto tranne la cappella della Santa.
   Smontata e rimontata pietra su pietra, per disposizione della sopraintendenza delle Belle Arti, venne trasferito in una zona più alta e incorporata nella chiesa parrocchiale anch'essa interamente ricostruita.
    Fu salvato cosi un prezioso tesoro di devozione e di arte insieme agli affreschi di scuola giottesca e rinascimentale, staccati e rimontati con tecniche d'avanguardia.
    Al centro della cappella, sull' altare, spicca l'urna dorata che racchiude il corpo della Santa e, accanto, il reliquario d'argento col suo cuore rimasto prodigiosamente integro e la ciocca di capelli di San Francesco, padre spirituale di Santa Filippa.

L'archivio ed il museo
In due ambienti del Monastero, modernamente attrezzati, sono stati raccolti i cimeli del passato, che per limportanza storica ed artistica suscitano l'interesse di studiosi e visitatori.
    Nell' archivio sono conservate numerose Bolle Papali e atti notarili, alcuni risalenti al XII secolo, insieme a monoscritti e codici miniati.
    Il Museo offre uno spaccato di vita monastica di varie epoche con l'esposizione di reperti decorativi, arredi, lavori artigianali, oggetti di vita quotidiana in uso alle religiose del tempo, ricettari ed attrezzi per farmaci. Preziosi gli arredi, i suppellettili e gli oggetti di culto.


Risorse online sul Lazio:

Localitą turistica Montana (Salto/Cicolano)