Roma nell'etą repubblicana ed imperiale
La cittą di Roma nell' etą repubblicana ed imperiale
Roma ha assunto l'aspetto id grande città in seguito al' evoluzione sociale, al formarsi di ingenti capitali e l'influenza esercitata dalla grecia.
L'abitato si estese fino ad arrivare alle mura serviane formando dei sobborghi. Il Palatino, con le sue costruzioni importanti è considerat il uartiere più aristocratico. Sul Viminale, sul Quirinale, sul Pincio e sotto il Gianicolo sorgono ville con giardini e vigneti. Sull' Aventino e sul Celio sorgono quartieri popolari.
La Suburra con i vicoli stretti, è il uartiere di artigiani e piccoli commercianti. Tra l'Isola Tiberina ed il Foro Boario si sviluppa il centro commeciale e un edificio per accogliere le merci trasportate lungo il Tevere.
Silla fece importanti ritorvamenti e Cesare abbellì il Foro e ne costui un altro delemonde casupole. Ma chi fece complesse opere fu Augusto che quando morì lasciò una Roma di marmo.
Roma nell' età di Silla avrebbe avutp circa 400.000 abitanti, all' inizio dell' impero di Augusto 80.000 e nell' età di Diocleziano 120.000 compresi gli schiavi.
Con l'incendio di Nerone due terzi della città furono distrutti e la ricostruzione ne cambiò l'aspetto e la fisionomia. Fu redatto un piano regolatore che prevedeva isolate strade larghe fiancheggiate da portici e piazze con fontane. La ricostruzione durò a lungo e alcuni edifici pubblici trovarono posto in collina o ai piedi di esa.
Traiano costruì le terme sul colle Oppio, Diocleziano a Caracalla presso le pendici del Celio. L' imperatore Aureliano fece costruire le mura per difendere la città dalle invasioni barbariche con perimetro di 18,8 Km e un'area di 1386 kmq.
L'abitato dovette adattarsi alle caratteristiche del rilievo. Nel IV secolo c'erano 1790 abitazioni signorili (domus) abitate da famiglie singole, 46620 insulae, adatte a più famifglie di inuilini: erano casette di tre o quattro piani con finestre sulle strade o su cortili interni.
Nell' edilizia romana prevalevano portici, archi di trionfo, terme, anfiteatri (Colosseo), biblioteche. Numerose e vivaci erano le tabernae, le strade (vici) erano strette, in salita (clivi) o a gradinate (sclae).
Nell' area centrale della città c'erano i fori: quello di Traiano era uno dei più grndiosi. C'erano poi i ponti sul Tevere e gli acquedotti.
Risorse online sul Lazio:
- Vacanza nelle montagne del Lazio: il lago della Duchessa.